Formazione per formatori 2015/16. Così la cittadinanza mondiale arriva in classe.
Un corso di formazione per formatori, con lo scopo di dare strumenti pedagogici in più ai docenti, sui temi della cittadinanza mondiale: sostenibilità, squilibro fra Nord e Sud del mondo, società multietnica, migrazione e altro ancora. Sono stati circa trenta i docenti che anche nell’anno 2015-2016, hanno preso parte ai corsi di formazione per formatori, lavorando sul materiale fornito da Giovanna Cipollari, responsabile Educazione allo sviluppo della nostra Ong.
Scopo degli incontri è stato quello di prendere coscienza dei limiti dei nostri attuali programmi di insegnamento. Che propongono una visione troppo eurocentrica dei saperi e che mettono la nostra cultura a cardine di ogni paradigma. Col risultato di essere inadeguati rispetto alle nuove sfide della globalizzazione e incapaci di formare i nuovi cittadini del mondo. In un epoca storica dove sempre più è urgente allargare oltre i confini il proprio orizzonte di sguardo.
Una riforma in questo senso dell’insegnamento è sempre più al centro del dibattito. A febbraio 2016 è stata istituita presso l’Università della California (UCLA) di Los Angeles la cattedra UNESCO in “Global Learning and Global Citizenship Education”, e lo stesso UNESCO non smette di sottolineare quanto sia necessaria una nuova modalità educativa, per andare incontro alle sfide del XXI secolo.
Nei corsi tenuti a Porto San Giorgio, dopo aver analizzato quanto stabilito dell’Unesco e della Commissione europea sulle linee guida per l’educazione alla cittadinanza mondiale, gli insegnanti hanno lavorato su vari temi didattici. Nell’acro di 6 incontri, per un totale di 72 ore, si è anche riflettuto sullo sviluppo delle Uda, le Unità di apprendimento, che propongono agli studenti i temi della cittadinanza mondiale. Ora per i partecipanti si prospetta un tirocinio in aula. L’impegno di CVM per portare nel nostro sistema educativo i temi della cooperazione non si arresta dagli anni Novanta.
Elena Chiamberlando