La scuola del futuro: il nuovo insegnamento per i nuovi cittadini del mondo

In un mondo sempre più interdipendente, si pone la questione di ciò che è veramente la cittadinanza, e quali sono le sue dimensioni a livello globale. Questa questione sarà l’oggetto di approfondimento della decima edizione del Seminario Interculturale  “Educare alla cittadinanza mondiale: i nuovi curricoli della scuola” che si svolgerà il 9 -10 Settembre 2016 al Liceo E. Medi di Senigallia.

Il X Seminario internazionale di educazione interculturale  “Educare alla cittadinanza mondiale: i nuovi curricoli della scuola” consta di tre aree. La prima, che si svolge nelle due mattine, è  dedicate a lezioni magistrali. Venerdì mattina Marcello Flores, docente di Storia dei Diritti Umani all’Università di Siena parlerà dei “ Diritti umani e cittadinanza nella società multietnica”; l’antropologo Alberto Salza  di “Come si diventa cittadini quando manca tutto”;” l’esperto dell’Onu Jean Fabre su “La cittadinanza mondiale: nuovi abiti mentali “e il professor Italo Fiorin  Docente di Scienze della Formazione  dell’ Università LUMSA sul tema  “Quando il territorio è di tutti: la service learnig”. Sabato mattina Ramon Lopez Facal dell’ Università di Santiago illustrerà  “L’educazione alla cittadinanza oggi”; la professoressa Catia Brunelli , Formatrice di Formatori per CVM, de “La geostoria delle migrazioni”e infine  il professor Antonio Brusa dell’ INSMLI di “Storia e cittadinanza mondiale”.

La seconda area è dedicata all’attività laboratoriale  che si realizzerà nei pomeriggi  di venerdì e sabato quando esperti di didattica metteranno i docenti in gioco per attività da svolgere in aula sui temi legati alla questione della cittadinanza mondiale con particolare enfasi sui temi quali migrazioni, sostenibilità, cambiamento climatico, eguaglianza di genere. I laboratori sono in parte condotti in italiano ed in parte in inglese per permettere lo scambio tra diverse scuole europee.

Il crescente interesse per la cittadinanza globale pone  l’attenzione sulla dimensione globale dell’ educazione alla cittadinanza e sulle  implicazioni per la politica, i programmi educativi, l’insegnamento e apprendimento  che va dalla scuola dell’infanzia fino ai più alti livelli della preparazione universitaria. Conseguentemente una terza area, che  si svolgerà  Venerdì pomeriggio,  riguarda la sezione titolata “Globale learning e Università: quale connubio possibile?” riservata ad un dibattito per ragionare come e con qual modalità l’Università e la Ricerca Accademica più avanzata si interrogano sull’ istanza di  rispondere alla riforma dell’assetto scolastico iniziando dalla revisione epistemologica delle discipline fino al riordino degli stessi ordini scolastici in vista della formazione sia delle nuove generazioni di cittadini sia di docenti che mirano ad accedere al mondo della scuola.

Oggi urge  fornire  un bagaglio didattico e culturale in grado di consolidare un senso di appartenenza ad una unica grande comunità umana caratterizzata da interdipendenza politica, economica, sociale e culturale e da una interconnessione tra locale, nazionale e globale. l’UNESCO fornisce orientamenti agli Stati membri per gli studenti di tutte le età e provenienti da ogni settore per diventare cittadini consapevoli del mondo così da permettere loro di  pensare in modo critico, socialmente collegato, etico ed impegnato per  risolvere le sfide complesse e globali del XXX Millennio, quelle stesse che sono dichiarate urgenti dall’Agenda post 2015. L’Educazione per la Cittadinanza Globale richiede quindi  un ripensamento delle modalità tradizionali di insegnamento che, pur nella ricchezza delle conoscenze, non orienta verso le nuove categorie richieste dalla società complessa dei nostri giorni.

Giovanna Cipollari – Responsabile Eas CVM

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