Perché lo facciamo

Il settore EAS (Educazione allo sviluppo) di CVM sta conseguendo in questi anni i frutti di un cammino che rappresenta un’ineludibile istanza del III Millennio. Mentre attivava sin dagli anni Novanta una revisione dei curricoli scolastici con il sostegno della Ricerca Universitaria più avanzata, CVM si è mossa sul territorio locale e nazionale tessendo reti e relazioni tra le istituzioni scolastiche.

La società odierna è sempre più caratterizzata da problemi di carattere mondiale, tra i quali figurano i cambiamenti climatici, la questione ecologica, la disuguaglianza a ogni latitudine tra ricchi e poveri, i nuovi equilibri internazionali imposti dalla crisi finanziaria, sociale e politica; il tema dello sviluppo sostenibile, l’utilizzo responsabile delle risorse, la questione diffusa della disoccupazione e del rispetto della dignità umana, la necessità a far fronte ai bisogni di una popolazione mondiale di oltre sette miliardi di persone, i venti di guerra che percorrono l’intero pianeta.

Si tratta di problemi emergenti dell’attuale Umanità che è diventata rapidamente multietnica: la presenza degli immigrati, la loro coabitazione con soggetti di altre culture, e le sfide globali dei nostri tempi rappresentano i segni di un cambiamento che richiede la ristrutturazione del pensiero. Esso va riorientato in modo da superare riduttive visioni autoreferenziali.

Questa nuova cultura richiede l’assunzione di nuove categorie mentali che rafforzino la relazione e il dialogo. Per accorciare il tempo del conflitto occorre agire nella scuola per la formazione degli insegnanti e per la costruzione di un nuovo umanesimo, nuovo perché oggi nel mondo globalizzato i problemi accomunano tutta l’umanità.

I paradigmi dell’interdipendenza, del decentramento, della pluralità dei punti di vista, della complessità, delle interconnessioni sistemiche e intersistemiche, della trasformazione, della discontinuità vanno assunte da soggetti sollecitati a pensare criticamente e in modo divergente.

Questa nuova impostazione deve essere un metodo di apprendimento di tutte le materie e di tutti gli argomenti, deve essere l’ingrediente che fecondi tutti gli ambiti di pensiero, deve essere il lievito che garantisce la crescita della mente del nuovo cittadino del mondo come richiesto dagli obiettivi di sviluppo del millennio (Millennium Development Goals o MDG, o più semplicemente “Obiettivi del Millennio”) delle Nazioni Unite e delle stesse linee programmate sia dall’EYD 2015 sia dell’Agenda di Sviluppo Post-2015.