Il X Seminario di educazione interculturale “Educare alla cittadinanza mondiale”, conta anche numerosi laboratori didattici pomeridiani, dove approfondire metodi di insegnamento sui temi delle cittadinanza globale, attraverso un apprendimento interattivo e dinamico.
Gli educatori che terranno i laboratori fanno, quasi tutti, parte delle organizzazioni che aderiscono a Global Schools e Un solo mondo, un solo futuro – progetti nei quali rientra il X Seminario Internazionale di educazione interculturale. Ci sono ospiti nazionali, e – proprio grazie alle collaborazioni avviate nell’ambito del progetto triennale Global Schools – anche ospiti internazionali (la loro lezionè è accompagnata dalla traduzione simultanea in Italiano).
Fra gli appuntamenti del primo giorno, iniziamo a segnalare Introduction to Philosophy for Children, tenuto da Katie Carr (CDEC – Regno Unito), che incoraggia una metodologia basata sul pensiero critico e l’esplorazioni di molteplici prospettive, permettendo l’apprendimento attraverso l’indagine e il dialogo.
Il laboratorio di Amedeo Angelozzi (CVM) Im-Possibile, il decentramento culturale e gli strumenti per favorire l’incontro, è un’attività principalmente esperienziale, per cui, su suggerimento dello stesso formatore, è consigliato un abbigliamento consono.
Viviana Brun (CISV), in Scuola 2.0: il web per comunicare i temi dello sviluppo e della cittadinanza mondiale, affronta l’uso della comunicazione 2.0 nella scuola, per educare alla cittadinanza mondiale.
Mario Fracassi (“Florian Metateatro” di Pescara), in La scena dell’invisibile: vedere ad occhi chiusi, propone un laboratorio con cui indagare il senso profondo dell’ascolto delle storie al buio. I partecipanti saranno invitati inoltre a contribuire alla realizzazione dello spettacolo teatrale previsto venerdì sera nell’Auditorium San Rocco, “L’ultimo viaggio del capitano”, diretto dallo stesso Fracassi.
Il secondo giorno, Danila Buffoni e Laura Ambrosi (IC Civezzano, IC Aldeno Mattarello, Provincia Autonoma di Trento),
tengono Dal curricolo alla pratica in aula: la classe come palestra di cittadinanza“, laboratorio che si basa su un assunto: “le persone migrando fanno viaggiare cultura”. L’incontro è strutturato come simulazione di una lezione in aula e presenta “il viaggio delle piante” come modalità di contaminazione e interazione fra persone e culture diverse.
Il laboratorio di Dina Prettner (Suedwind – Austria) Plastic and tomates – everyday products tell us their story,
presenta materiale didattico su pomodori e plastica. L’obiettivo è fornire ai docenti della scuola primaria idee pratiche per l’insegnamento del consumo critico ai propri studenti.
GLOBAL.LAB Laboratorio per sperimentare strumenti di partecipazione e dibattito di Marco Linardi (CFSI) è invece una simulazione capace di attivare la riflessione sulle metodologie didattiche e sulle tecniche che coinvolgono attivamente lo studente nel processo di apprendimento.
Attraverso La bomba Susanna, Marco Cecalupo (Historia Ludens) presenta una serie di giochi che riguardano gli aspetti economici e di sostenibilità ambientale collegati al tema della cittadinanza globale.
Simone Consegnati (LUMSA) con Imparare serve, servire insegna introduce l’approccio pedagogico delService Learning il quale, pur riferendosi sopratutto all’area delle cittadinanza, utilizza competenze e apprendimenti per favorire lo sviluppo dell’alunno, in termini di prosocialità, cittadinanza attiva e sviluppo di competenze di cittadinanza.
Un altro mondo è possibile. Pensare una economia diversa, di La Salete Coelho (Istituto Politecnico de Viana do Castelo – Portogallo) tratta i temi della giustizia sociale e della parità.