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Giancarla Perotti
Partecipante

Incredibile! Cara Giovanna non ci crederai, ma domenica non ricordo per quale motivo mi sono trovata sul sito che ci hai inviato ed ho scelto proprio quella mappa che ci hai allegata. L’ho salvata sul desktop pensando che mi potesse servire per costruire la mia mappa concettuale sulla Globalizzazione per i compiti da fare per il corso di formazione. Ho scelto quella, anche se si tratta di una mappa mentale, perchè ritrovavo le parole che in questo tempo di consultazione ho incamerato per arrivare a costruire la mappa concettuale. E’ vero tra una mappa concettuale e una mentale ci sono delle differenze. La mappa concetuale è costituita da concetti descritti entro una figura geometrica collegate tra di loro con dei segmenti o frecce. Ha una struttura reticolare e che a volte potrebbe non presentare un punto di partenza. Dalle seconde, le mappe concettuali si differenziano per il loro orientamento spiccatamente cognitivo, che le rende particolarmente utili in contesti quali la gestione della conoscenza, la formazione, la risoluzione di problemi. Al contrario le mappe mentali sono creative.
Nella mappa concettuale il punto di partenza è il concetto più generale che si specializza in una serie di sottoconcetti, fra loro legati da proposizioni, la struttura è di matrice connettivista, non da enfasi all’estetica e si concetra sulle parole.
La mappa mentale è la rappresentazione di un pensiero, sviluppata per associazioni, a volte in ordine gerarchico con l’uso di elementi di forte impatto percettivo. Il fine delle mappe concettuali è quello di apprendere in modo più significativo rispetto alla pura memorizzazione e di strutturare un percorso di ricerca; le mappe mentali, invece, sono molto utili per un’attività creativa, come supporto alla comunicazione di un’idea e come rappresentazione del pensiero.
La mappa mentale è infatti concepita per darci un’immediata fotografia di un pensiero, di un’idea. Dunque, si fa afferrare al volo e non è un caso se è un’ottima tecnica di memorizzazione mentre quella concettuale mira di più all’analisi di un tema.
La struttura portante di una mappa mentale è gerarchica, che dal centro si propaga verso l’esterno. Inoltre gli elementi devono essere descritti con singole parole chiave e non con periodi estesi, così da lasciare spazio a nuove associazioni e a possibili integrazioni, fantasia, intuizione.
Ma soprattutto la mappa mentale rimane APERTA non circoscritta.
ALLORA HO RIFLETTUTO :scratch:
Per noi non potrebbe essere più utile creare una mappa mentale sulla globalizzazione?
Essendo un argomento complesso e che varia nel tempo come giustamente Giovanna ci ha fatto riflettere con le slide “le diverse globalizazioni”? E lasciare la ricerca del tema aperta ad altre riflessioni e new?