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    • #436
      Giancarla Perotti
      Partecipante

      Cosa vuol dire globalizzazione?
      Non è un compito semplice dare una definizione di globalizzazione. Una prima cosa da fare è scindere due piani: da un lato che cosa vuol dire il termine globalizzazione, dall’altro “che tipo” di globalizzazione è in atto oggi nel mondo, provare prima a chiarire che cosa significa in senso astratto e in un secondo momento vedere come questo concetto si sta sviluppando concretamente. Il dizionario della lingua italiana di Devoto-Oli dell’aggettivo globale dice: “Mondiale, universale. Con particolare riferimento alla nuova dimensione assunta dal pianeta Terra in seguito ai nuovi mezzi di trasporto e di comunicazione, nonché all’affacciarsi di nuove problematiche riguardanti la totalità dei Paesi”.
      Un punto di partenza utile per capire cosa significa globalizzazione è sicuramente la situazione dei trasporti e delle comunicazioni oggi. A differenza di pochi decenni fa oggi per moltissime persone è possibile da un lato spostarsi rapidissimamente in ogni parte del mondo, dall’altro ricevere informazioni in tempo reale su quanto sta succedendo in ogni angolo del globo. In pratica è come se le distanze, tanto per i trasporti quanto a maggior ragione per le comunicazioni, fossero state fortemente ridotte o praticamente annullate. Ma nonostante il progresso in questi due campi come dice Papa francesco con la globalizzazione “i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri”. In seguito a questo progresso dunque si può dire che quanto succede in un determinato momento e in un preciso luogo dipende anche da eventi che riguardano il resto del mondo e produce su di essi conseguenze.Siamo tutti interdipendenti.Si tratta di un fenomeno che è conseguenza diretta del progresso, e dovrebbe anche apparire chiaro come di per sé non ha nessuna connotazione positiva o negativa. Ma oggi il mondo è più globalizzato di 15 anni fa? Che tipo di globalizzazione è in atto? Infatti un conto è dire che cosa significhi globalizzazione, un altro è vedere che cosa si fa di questa globalizzazione, come la si usa. :good:? :negative:?

    • #521
      Giancarla Perotti
      Partecipante

      Salve!
      Guardate che mappa concettuale sulla “Globalizzazione” ho trovato!
      Se lo desiderate possiamo analizzarla e confrontarci sui punti di forza e quelli di debolezza. Che ne dite? :unsure:

    • #560
      Giancarla Perotti
      Partecipante

      Iuuuuuuuuuuuuuuuuuu! C’è nessuuuuuuuuuuuuuuuuuno!!!
      🙁

    • #565
      Giovanna Cipollari
      Partecipante

      Scusa Giancarla; in questi giorni non avevo aperto il forum…. ho iniziato a vedere il sito da te indicato… quando ho un pò ti tempo l’analizzo e ci confrontiamo. OK!!! Grazie

      • #566
        Giancarla Perotti
        Partecipante

        Non ti preoccupare Giovanna sapevo del tuo grande impegno al convegno che è stato interessantissimo. Grazie per quanto ci doni!

    • #567
      Giovanna Cipollari
      Partecipante

      Ho guardato la “pillola” sulla globalizzazione, certamente accattivante e simpatica soprattutto per bambini e ragazzi di Scuola del Primo Ciclo. La definizione di Globalizzazione data non mi pare esaustiva. Infatti “crescita progressiva delle relazioni e scambi economici e culturali tra popoli e aziende ” lascia allo scoperto una serie di problematiche che la globalizzazione porta con sé. A me sembra che lo spot propenda per una visione a favore delle Multinazionali. E’ sicuramente condivisibile la percezione dell’interdipendenza, resta da spiegare se l’integrazione sia un’aspettativa o sia un elemento incluso nella Globalizzazione. La matrice Consorzio ” Patti Chiari” richiede una serie di informazioni per cogliere il punto di vista del mittente del messaggio. A livello didattico lo spot può essere usato come “incipit” di una attività didattica, una volta che si è chiarito l’uso che se ne vuole fare, magari anche per aprire una discussione che dovrà essere supportata da fonti scientificamente più rigorose

    • #569
      Giancarla Perotti
      Partecipante

      Giovanna grazie per il tuo parere. Sono d’accordo con te. Si può partire dal link anche per far riflettere sul fatto di denominare “paesi ricchi e paesi poveri” spegare che certi Paesi non sono proprio poveri… e via dicendo… Come tu suggerisci una volta aperta la discussione dare notizie corrette e complete.

    • #570
      Giancarla Perotti
      Partecipante

      Invio un documento di Laboratorio di italiano L2. Indicazioni per le attività, tra scuola ed extrascuola. Documento con la supervisione scientifica di Graziella Favaro.

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    • #572
      Giovanna Cipollari
      Partecipante

      Il materiale che hai inviato è estremamente utile per i docenti che si occupano di insegnamento della L2 . Grazie Giovanna

    • #573
      Giovanna Cipollari
      Partecipante

      in riferimento alla lezione sulla Globalizzazione esposta dal Professore Tommaso Detti a Senigallia vorrei far notare come il suo intervento possa favorire una definizione di GLOBALIZZAZIONE che varia nel tempo come risulta dalle slide riassuntive che vi invio.

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      • #575
        Giancarla Perotti
        Partecipante

        Grazie Giovanna
        non avevo questo PPT. Riflessione interessante.
        :bye:

    • #579
      Giovanna Cipollari
      Partecipante

      Se si va sul sito internet
      https://www.google.it/search?q=globalizzazione+mappa+concettuale&biw=1280&bih=929&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&sqi=2&ved=0ahUKEwjo4q2K7KzMAhVCXRQKHeVbDV8QsAQIGw
      si trovano una serie di mappe…. tutte da correggere perchè più che di mappe concettuali si tratta di mappe programmatiche. Ve ne allego una… ma intanto potrebbero costituire la base per cogliere il concetto essenziale come suggerito nel corso di Formazione. Fatemi sapere cosa ne pensate.

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      • #581
        Giancarla Perotti
        Partecipante

        Incredibile! Cara Giovanna non ci crederai, ma domenica non ricordo per quale motivo mi sono trovata sul sito che ci hai inviato ed ho scelto proprio quella mappa che ci hai allegata. L’ho salvata sul desktop pensando che mi potesse servire per costruire la mia mappa concettuale sulla Globalizzazione per i compiti da fare per il corso di formazione. Ho scelto quella, anche se si tratta di una mappa mentale, perchè ritrovavo le parole che in questo tempo di consultazione ho incamerato per arrivare a costruire la mappa concettuale. E’ vero tra una mappa concettuale e una mentale ci sono delle differenze. La mappa concetuale è costituita da concetti descritti entro una figura geometrica collegate tra di loro con dei segmenti o frecce. Ha una struttura reticolare e che a volte potrebbe non presentare un punto di partenza. Dalle seconde, le mappe concettuali si differenziano per il loro orientamento spiccatamente cognitivo, che le rende particolarmente utili in contesti quali la gestione della conoscenza, la formazione, la risoluzione di problemi. Al contrario le mappe mentali sono creative.
        Nella mappa concettuale il punto di partenza è il concetto più generale che si specializza in una serie di sottoconcetti, fra loro legati da proposizioni, la struttura è di matrice connettivista, non da enfasi all’estetica e si concetra sulle parole.
        La mappa mentale è la rappresentazione di un pensiero, sviluppata per associazioni, a volte in ordine gerarchico con l’uso di elementi di forte impatto percettivo. Il fine delle mappe concettuali è quello di apprendere in modo più significativo rispetto alla pura memorizzazione e di strutturare un percorso di ricerca; le mappe mentali, invece, sono molto utili per un’attività creativa, come supporto alla comunicazione di un’idea e come rappresentazione del pensiero.
        La mappa mentale è infatti concepita per darci un’immediata fotografia di un pensiero, di un’idea. Dunque, si fa afferrare al volo e non è un caso se è un’ottima tecnica di memorizzazione mentre quella concettuale mira di più all’analisi di un tema.
        La struttura portante di una mappa mentale è gerarchica, che dal centro si propaga verso l’esterno. Inoltre gli elementi devono essere descritti con singole parole chiave e non con periodi estesi, così da lasciare spazio a nuove associazioni e a possibili integrazioni, fantasia, intuizione.
        Ma soprattutto la mappa mentale rimane APERTA non circoscritta.
        ALLORA HO RIFLETTUTO :scratch:
        Per noi non potrebbe essere più utile creare una mappa mentale sulla globalizzazione?
        Essendo un argomento complesso e che varia nel tempo come giustamente Giovanna ci ha fatto riflettere con le slide “le diverse globalizazioni”? E lasciare la ricerca del tema aperta ad altre riflessioni e new?

    • #601
      Giovanna Cipollari
      Partecipante

      Vi invito ad esaminare queste due mappe che mi sono arrivate ora e sulle quali si potrebbe aprire una discussione . isabella ha aperto un altro spazio https://scuola.cvm.an.it/forums/topic/mappe-concettuali/ forse perché il termine Globalizazione può deviare dallo scopo di costruire Mappe su diversi argomenti. Giovanna

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      • #606
        Giancarla Perotti
        Partecipante

        Grazie Giovanna!
        Io mi sono “fossilizzata” sulla globalizzazione perché come insegnante di Religione è un argomento che sviluppo da qualche anno. inoltre dato che ho da diversi anni la F. S. dell’Educazione alla Mondialità mi sarebbe piaciuto che nel Forum si potessero condividere tutti i membri a questa discussione, dato l’argomento così complesso.
        Comunque sto terminando l’UDA che ho realizzato in due classi quinte con mappa concettuale. La rivedo e la invio
        A presto Giancarla

    • #717
      Giancarla Perotti
      Partecipante

      Inserisco la mappa concettuale sulla globalizzazione tenendo presente la relazione di T. Detti al Seminario dello scorso anno a Senigallia :mail:

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